Negli ultimi anni anni della sua vita,
quando l'interesse per la composizione
sembrava affievolirsi, Brahms fu stimolato a
utilizzare il clarinetto per musica da
camera dall'incontro con il celebre virtuoso
dell'epoca Richard Mùhlfeld.
Nasce in questo contesto il Trio op. 114,
segnato da un'atmosfera , piuttosto
contemplativa, lontana dalle tinte forti del
sonatismo che caratterizzano sommamente Top.
101.
L'andamento del primo tema dell'Allegro
riassume il carattere di tutto il movimento,
con un inizio laconico e raccolto che si
abbandona a momentanei slanci espressivi. La
serena melodia del secondo tema presenta una
parabola espressiva più rotonda, nella quale
si inserisce un terzo motivo che completa
l'Esposizione; lo Sviluppo presenta invece
un'elaborazione di elementi del primo tema
che si fonde direttamente in una Ripresa
«nascosta», nella quale il tema si svela
gradualmente. Chiara è invece la
riesposizione trasportata degli altri due
temi, seguiti da una coda conclusiva nella
quale la trama musicale si dissolve
gradualmente tra echi lontani del primo
tema.Nell'Adagio il trasognato motivo
iniziale del clarinetto viene dolcemente
intersecato dall'accompagnamento del
pianoforte, per poi passare al violoncello
con controcanto del clarinetto, mentre il
secondo tema, sostenuto da un delicato
ordito di arpeggi, appare più risoluto e
meno contemplativo. Nell'episodio centrale
il primo tema viene prosciugato dai suoi
fronzoli melodici, riducendosi alle sole
note portanti della melodia su pizzicati del
violoncello, lasciando poi spazio a un
rarefatto ondeggiare di frammenti tematici.
I due gruppi tematici vengono quindi
ripresi, entrambi abbassati di tonalità, con
l'aggiunta di una coda conclusiva.
L'Andantino grazioso presenta un garbato
motivo danzante del clarinetto impreziosito
da un delicato accompagnamento a chiazze di
colore; la melodia passa quindi al
pianoforte, per poi evolvere a frammenti nel
modo minore, e successivamente con
l'aggiunta di una nuova idea cadenzale prima
di essere ripreso dal pianoforte. Nella
seconda parte scorre invece un profilo di
arpeggi articolato in due parti riproposte
con alcune varianti, mentre la ripresa del
tema iniziale completa il movimento.
Il tema dell'Allegro conclusivo è
costruito sull'antitesi tra suddivisione
ternaria e binaria delle due frasi iniziali
; la seconda
di queste viene quindi dilatata facendo da
ponte a un secondo tema, severo e pensoso,
introdotto dal violoncello e completato da
un'ulteriore idea tematica di coda. La
ripresa variata del primo tema aggiunge al
suo interno una sorta di piccolo sviluppo,
prima di riallacciarsi, attraverso il ponte
di collegamento, al secondo tema nella
tonalità principale e al tema secondario
ampliato in funzione di coda. |