L'intera
opera di Bartók, a prescindere dal
medium sonoro utilizzato, appare
dominata da un respiro decisamente
unitario, configurandosi quale risposta
ad un problema compositivo fondamentale:
realizzare una sintesi superiore tra
materiali, tecniche e forme provenienti
da due universi sonori profondamente
divergenti tra loro, quello della musica
colta e quello della musica popolare.
Le Deux Images op.10, composte
nell'estate del 1910, sono il prodotto
proprio di questa duplice influenza,
essendo ispirato il primo quadro, "In
pieno fiore", alla musica di Debussy, il
secondo, "Danza campestre", al folclore
rumeno.
Di struttura ABA, il movimento iniziale
riprende nell'orchestrazione, nell'uso
dell'ostinato e della scala per toni
interi (con l'insistenza sul tritono),
l'atmosfera cupa ed introversa di certe
pagine del compositore francese,
rievocando in particolare il primo
Nocturne per orchestra, "Nuages".
Rapido e in ritmo di danza, il secondo
quadro è fortemente in contrasto con il
primo: il materiale d'impronta
folclorica (anche qui vengono utilizzati
passaggi per toni interi e predomina il
tritono) viene in questo caso
convogliato nella forma del rondò (ABACA),
con il ritorno del primo tema di danza
tra due interludii: il secondo di
questi, in tempo più lento, riprende
alcuni frammenti melodici nonché
l'atmosfera elegiaca del primo
movimento, assicurando così ai due
quadri unitarietà di carattere e
contenuto.
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