Rimiskij Korsakov - La fiaba dello zar
Saltan, suite op. 57
La suite
orchestrale dall'opera La fiaba dello
zar Saltan fu eseguita per la prima
volta a Mosca il 3 novembre 1900, sotto
la direzione di Ippolitov-Ivanov. Essa è
composta di quattro quadri: il primo,
Addio e partenza dello zar, si riferisce
all'antefatto (la scelta della sposa, la
candida e appassionata Militrista; la
descrizione delle sorelle cattive e
della malefica Barbaricha), in cui sono
delineati i diversi personaggi con
melodìe di poche note kit tipico sapore
russo), derivate da canzoni popolari e
introdotte da una fanfara squillante
che, nell'opera, apre ogni atto.
La zarina sul mare: offre lo spunto per
una descrizione a vivaci colori di un
ambiente marino, ora cupo e minaccioso
ora : iabesco e cullante, nel magico
incanto di una notte stellata.
Il terzo episodio è il brevissimo quanto
celeberrimo Volo del calabrone,
straordinaria evocazione naturalistica,
di onomatopeico realismo e di grande
virtuosismo orchestrale, di solito
eseguito da solo, trascritto per vari
strumenti: in esso si descrive in forma
di moto perpetuo la magica
trasformazione del principe Guidòn che,
sotto le sembianze dell'insetto,
sorprende e punisce i nemici che lo
hanno cacciato dal regno del padre
Saltan.
L'ultimo quadro (I tre minuscoli)
rappresenta, con dovizia di colori e di
effetti sinfonici, le tre meraviglie
della città d'oro, in cui la vicenda si
conclude felicemente: lo scoiattolo, che
sulle note acute dell'ottavino
sgranocchia noci d'oro dal cuore di
smeraldo e riempie la gabbia dei
frammenti di esse; i trentatre eroi del
mare sospinti dal vento ricreato dai
legni e dagli archi; infine, la
Principessa-cigno incoronata dalla luna
e dalle stelle, in un clima vorticoso e
festoso.
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