MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1898

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R. Strauss - Una vita d'eroe
Nell'area culturale tedesca, Richard Strauss ricapitola le esperienze del romanticismo (Liszt, Wagner, Brahms e Bcrlioz) e partecipa come protagonista alle tendenze più avanzate del suo tempo, interpretando con acuta sensibilità il clima del decadentismo europeo.

Il Poema sinfonico è il genere nel quale la sua vena creativa trova la massima espressione, senza cedere all'estetica dell'ono-matopea e al descrittivismo sonoro: la partitura si riferisce a un significato narrativo, ma è leggibile nella piena autosufficienza dei suoi valori musicali e si mantiene autonoma rispetto allo «spunto» letterario.

Nel poema Ein Heldenleben (Una vita d'eroe) del 1898. lo «spunto» narrativo è scopertamente autobiografico. L'autore e l'eroe, e compone un autoritratto musicale, rievocando la propria vicenda esistenziale e artistica.

Nell'edizione originaria il programma era esplicito e dei sottotitoli, poi soppressi, accompagnavano le sei sezioni che si svolgono senza interruzione nell'arco del poema.

La prima sezione («L'eroe») descrive il protagonista nel pieno della sua energia creativa:

nella seconda («Gli avversari") il gioco dei temi disegna ì dissidi con i detrattori e il timbro del flauto allude alle false lusinghe:

nella terza («La campagna») alle dolci frasi del violino solista è affidata la caratterizzazione della donna e del suo rapporto con l'eroe. Al tenero colloquio segue ii brusco marziale richiamo delle trombe nel «Campo di battaglia»: ritornano i temi dell'eroe e dei nemici, ma alla fine un canto trionfale saluta la vittoria; dopo un mosaico di autocitazioni tratte dai precedenti poemi sinfonici («Le opere di pace»),

l'epilogo è rappresentato da un episodio quasi pastorale evocativo della pace raggiunta dopo le battaglie e dopo l'ultimo conflitto con la compagna («Ritiro dal mondo e fine dell'eroe»).

 

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