L'ultima
composizione della serie, la Kammermusik
n.7, op.46 n.2 è un concerto per organo
e 11 strumenti a fiato con l'aggiunta di
qualche violoncello e un contrabbasso.
Hindemith lo compose per inaugurare il
nuovo organo alla Radio di Francoforte
(allora diretta da suo genero Hans
Flesch), alla quale Hindemith dedicò
l'opera. La radio mandò in onda la prima
esecuzione del concerto nel gennaio 1928
con Reinhold Merten come solista. Si
tratta del più grandioso e festivo di
tutti i concerti, ed è l'unico concepito
nella forma convenzionale in tre
movimenti; inoltre Hindemith vi sfrutta
pienamente le ampie possibilità
polifoniche dello strumento solista. Il
primo movimento è una marcia piena di
allegria, a volte di un comico senso di
importanza; ma vi succede un ampio e
profondamente espressivo movimento lento
che esordisce con un lungo e meditativo
assolo dell'organo. Mentre la musica
evolve in una spaziosa fantasia
polifonica, le tessiture orchestrali e
l'atmosfera quasi religiosa di
meditazione sembrano anticipare alcune
sezioni della grande opera Mathis der
Wafer di Hindemith. Il finale è una fuga
rapida ed emozionante con un soggetto
che tende a salire melodiosamente
annunciato dalla tromba. L'organo ben
presto conferisce al discorso un tono di
grandezza, e il contesto
contrappuntistico varia tra il leggero e
il serio prima che la serie finale di
stretti porti il concerto alla sua
conclusione in un'atmosfera di vigorosa
festività.
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