MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1928

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A. Honegger - Rugby
Movimento sinfonico n. 2
In Rugby, Honegger si ispira ai motivi della modernità, e anche per questo pezzo vale sostanzialmente il discorso critico fatto a proposito dell'esaltazione macchinistica. Dallo sferragliare del treno, simbolo di una trionfante espansione industriale, al gioco del rugby, il passo è breve, nel senso che la retorica della massa eterodiretta e senza volto si travasa nell'altra e complementare retorica, quella dello sport inteso non come esercizio fisico individuale, ma come sfogo delle aspirazioni represse attraverso il tifo in uno stadio, valvola di sicurezza di un sistema oppressivo. Questi i limiti per cosi dire "culturali" di Honegger, musicista per altro verso estraneo all'apologia interessata e burocratizzata. Al solito, sul piano dell'invenzione musicale e della padronanza del mezzo orchestrale, i risultati sono rilevanti, e la partitura si piega duttilmente a evocare scatti, alternanze, tempi del gioco. Il vitalismo, la brillante secchezza del disegno, caratterizza il pezzo nel senso di una più lucida articolazione, di una vivacità sfogata in sonorità e ritmi più frenetici ma meno brutali e massicci rispetto a Pacific.

 

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