MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1899

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A. Schoenberg - Verklarte Nacht op. 4
Arnold Schönberg - Verklärte Nacht op. 4 per due violini, due viole e due violoncelli
Testo Weib und Welt di Richard Dehmel

Vanno per un boschetto spoglio due creature,
la luna le segue: esse vi affondano lo sguardo.
Va la luna sopra le alte querce,
non una nube offusca la luce celeste
fin dove nere le dentate cime appaiono.
Parla una voce femminile:
Io porto un figlio che non ti appartiene,
accanto a te peccatrice cammino.
Contro me stessa ho gravemenre peccato.
Non più credevo alla felicità:
pure, con greve anelito bramavo
uno scopo, una mèta nella vita; ed ecco
sfrontata mi son fatta, e ho lasciato
che un estraneo il mio trepido sesso
in un amplesso avvolgesse,
e me ne sono creduta benedetta.
Ora la vita ne ha fatto vendetta:
e te ho incontrato, ho incontraro te.
Ella cammina a passi vacillanti.
In alto guarda; la luna la segue.
Lo sguardo buio annega nella luce.
Parla una voce maschile:
il figlio che hai concepito
non sia di peso all'anima tua:
guarda com'è chiaro e lucente l'universo!
Ovunque intorno tutto è splendore,
tu meco avanzi sopra un mare freddo
ma un singolare calore sfavilla
da te entro me, da me entro te.
Il bimbo estraneo ne sarà trasfigurato
e tu a me da me lo partorirai;
sei tu che hai dato a me questo fulgore,
e me stesso in un bimbo hai trasformato.
Egli l'avvince intorno ai fianchi forti.
I respiri si congiungono nell'aere lucente.
Nell'alta notte chiara due creature vanno.

 

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