Arnold Schönberg - Verklärte Nacht op. 4 
										per due violini, due viole e due 
										violoncelli 
										Testo Weib und Welt di Richard Dehmel
										 
										 
										Vanno per un boschetto spoglio due 
										creature,  
										la luna le segue: esse vi affondano lo 
										sguardo.  
										Va la luna sopra le alte querce,  
										non una nube offusca la luce celeste  
										fin dove nere le dentate cime appaiono.
										 
										Parla una voce femminile:  
										Io porto un figlio che non ti 
										appartiene,  
										accanto a te peccatrice cammino.  
										Contro me stessa ho gravemenre peccato.
										 
										Non più credevo alla felicità:  
										pure, con greve anelito bramavo  
										uno scopo, una mèta nella vita; ed ecco
										 
										sfrontata mi son fatta, e ho lasciato
										 
										che un estraneo il mio trepido sesso  
										in un amplesso avvolgesse,  
										e me ne sono creduta benedetta.  
										Ora la vita ne ha fatto vendetta:  
										e te ho incontrato, ho incontraro te.
										 
										Ella cammina a passi vacillanti.  
										In alto guarda; la luna la segue.  
										Lo sguardo buio annega nella luce.  
										Parla una voce maschile:  
										il figlio che hai concepito  
										non sia di peso all'anima tua:  
										guarda com'è chiaro e lucente 
										l'universo! 
										Ovunque intorno tutto è splendore,  
										tu meco avanzi sopra un mare freddo  
										ma un singolare calore sfavilla  
										da te entro me, da me entro te.  
										Il bimbo estraneo ne sarà trasfigurato
										 
										e tu a me da me lo partorirai;  
										sei tu che hai dato a me questo fulgore,
										 
										e me stesso in un bimbo hai trasformato.
										 
										Egli l'avvince intorno ai fianchi forti.
										 
										I respiri si congiungono nell'aere 
										lucente.  
										Nell'alta notte chiara due creature 
										vanno.  |