MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1907

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Maurice Ravel - Rapsodia spagnola
Feria (Assez anime, Très moderé, Plus anime).

La prima importante opera sinfonica di Ravel contiene la traduzione orchestrale di una delle sue pagine pianistiche più rivelatrici e celebrate a un tempo.
Si tratta di quell'Habanera per due pianoforti che, composta nel 1895 e unita ad Entre cloches del '96, era venuta a costituire il primo dei due pezzi di Sites auriculaires, destinati a un clamoroso tonfo presso la Société Nationale de Musique, il 5 marzo 1898.
Falla, che di quel brano si era innamorato, si dichiarò entusiasta quando sentì che gli elementi folclorici che lo caratterizzavano avevano trovato ulteriore dilatazione nella Rapsodia spagnola realizzata da Ravel nel 1907.

Altrettanta suggestione evocativa e pittorica possiedono gli altri tre brani che compongono la Rapsodia. Ricco di umori di danza, timbrici e melodici, Preludio alla notte si avvolge attorno a un motivo discendente (fa-mi-re-do diesis) di ossessiva persistenza, languido ed enigmatico insieme. Malaguena, per il policromo frangersi di gesti improvvisi su un basso ostinato, è quasi una nervosa sintesi dell'ibericità raveliana (e stupendo è l'assolo del corno inglese).

Feria invece è un'esplosione di annotazioni pittoresche, piene di gaiezza e di vitalità, nel mezzo delle quali si cala il canto estenuato del corno inglese. La prima esecuzione della Rapsodia spagnola ebbe luogo a Parigi, ai Concerti Colonne, il 23 marzo del 1908.

 

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