Maurice
Ravel ha ereditato dai genitori
l'ammirazione per la precisione e una
predilezione per le cose spagnole.
Tuttavia è sostanzialmente francese nel
suo linguaggio musicale e nella sua
capacità di riflettere alcuni aspetti
dello spirito della sua età e paese
d'origine. Ha studiato al Conservatorio
di Parigi con Gabriel Faure.
La guerra in cui ha servito come
autista, e la morte di sua madre,
colpisce il suo spirito, riprendendosi
solo nel 1920.
Nel decennio nascono i segni della
malattia che lo portarono alla morte nel
1937, dopo anni di incapacità crescente.
Il Trio è stato completato nel 1914,
quando la guerra scoppiò, e venne
eseguita l'anno successivo.
Il lavoro
è stato dedicato a Andre Gédalge,
professore di fuga e contrappunto del
Conservatorio.
Il primo
movimento permette al piano di proporre
il ritmo caratteristico del tema
principale, seguito dal violino e
violoncello in ottave ampiamente
distanziati, una sonorità che è una
parte essenziale del linguaggio di
Ravel, come anche del suo maestro Faure.
Il secondo movimento porta il titolo
Pantoum, un riferimento a una forma
poetica Malay introdotto in francese da
Ernest Fouinet e usate da Victor Hugo
nel suo Orientales.
Il terzo
movimento è una Passacaglia, con nove
variazioni, uno sviluppo della forma
barocca.
Il finale fa uso di una modifica del
tema principale del primo movimento,
annunciato dolcemente dal piano
attraverso una nebbia delicata del
suono.
Ravel continua ad offrire soluzioni
originali ai problemi inerenti alla
forma di combinare lo strumento a
percussione della tastiera con gli
strumenti a corda, fondendo i due
elementi in un linguaggio musicale che è
inconfondibile. |