La storia dell'unico contatto che Schōnberg
ebbe con l'industria cinematografica di
Hollywood č abbastanza nota. Non č escluso
che sia stata arricchita di qualche
particolare aneddotico da coloro che la
raccontarono, ma il suo contenuto di veritā
rimane indiscusso. Irving Thalberg, allora
capo onnipotente della Metro-Goldwyn-Mayer,
aveva ascoltato sulla radio la Verkliirte
Nacht (Notte trasfigurata) e aveva
de-ciso di proporre a Schōnberg, che allora
abitava a Los Angeles, la composizione della
musica per la versione cinematografica del
romanzo The Good Earth (La buona
terra) di Pearl S. Buck. Quando chiese a
Schōnberg quali fossero le sue condizioni,
questi rispose: "50.000 dollari e la
garanzia assoluta che nella mia partitura
non verrā cambiata una sola nota." E con
queste parole il colloquio ebbe fine - non
tanto perché la pretesa dell'onorario fosse
esorbitante, quanto per la richiesta
"sfacciata" che il film si dovesse adattare
alla musica, e non la musica al film.
Thalberg non sapeva che Schōnberg aveva giā
composto nel 1929-30 una Begleitmusik zu
einer Lichtspiekzene (Musica
d'accompagnamento cinematografico).
Naturalmente essa rifletteva ancora il film
muto, o per l'esattezza la prassi nella
proiezione dei film muti. L'organico, una
piccola orchestra con un gruppo leggermente
ampliato di strumenti a percussione, tiene
conto delle possibilitā di un teatro
relativamente grande, ma persino Schōnberg
deve essersi reso conto che la complessitā
della scrittura musicale rappresentava un
ostacolo per la sua utilizzazione pratica.
Di conseguenza la prima esecuzione
dell'opera ebbe luogo nell'ambito di un
concerto, sotto la direzione di Otto
Klemperer nel 1930 a Berlino. |