La Suite per tre
clarinetti, trio d'archi e pianoforte op.29
venne scritta fra il 1924 e il 1926 ed
eseguita per la prima volta a Parigi il 15
dicembre 1927 sotto la direzione di
Schoenberg. Come già nella Suite per
pianoforte op.25 Schoenberg si riallaccia in
questa composizione dodecafonica alle forme
tradizionali dei movimenti o più
precisamente alle forme dei movimenti di
danza. E così nella Ouverture in tre parti,
che contiene un trio simile a un Làndler, è
così nel secondo movimento con un titolo che
parla da solo: "Tanzschritte" (Passi di
danza).
Che con la tecnica musicale dodecafonica, in
base alla quale non deve ripetersi alcun
suono prima che siano risuonati tutti i
restanti della serie, sia compatibile una
melodia anche tonale, cioè a dire orientata
in base alla tonalità centrale, lo evidenzia
l'esposizione del terzo movimento, Tema con
variazioni. Qui il clarinetto basso intona
adagio la melodia di Silcher Annchen von
Tharau, ricca di ripetizioni di note: prima
però che venga infranta la regola
fondamentale, il pianoforte ha comunque già
articolato i suoni di volta in volta
"mancanti" della serie. La Giga finale è uno
dei rari casi in cui la serie non deve
servire solo da materiale, da "tavolozza",
bensì deve essere conosciuta e riconosciuta
nei suoi modi; essa forma così il tema nel
modo fondamentale e il primo contrappunto
nell'inversione. |