La Seconda
Sinfonia, composta nel 1901 ed eseguita
per la prima volta a Pietroburgo sotto
la direzione di Anatol Lyadov il 12
gennaio 1902, rimane più o meno libera
dalle innovazioni estetiche più tarde.
Le indicazioni emotive che abbondano
nella partitura della n. 3 - indicazioni
come "sempre più audace", "trionfante",
"con premura ed ebbrezza", "con
lassitudine e languore" - non appaiono
affatto nella Sinfonia n. 2 nella quale
Scriabin non si avventura mai oltre le
istruzioni relativamente familiari come
"serioso" ed un occasionale "dolce". Non
vi sono particolari implicazioni
programmatiche. Inoltre, fra le sue
cinque sinfonie, dal punto di vista
strutturale la Seconda è quella che più
si avvicina allo schema classico a
quattro movimenti, al quale in effetti
si attiene fedelmente se - anche in
questo caso - non consideriamo l'Andante
iniziale come un movimento indipendente
ma come un'introduzione per l'Allegro in
mi bemolle maggiore che vi segue senza
interruzione. L'ampio schema della
forma-sonata viene chiaramente mantenuto
nell'Allegro. La fine dell'esposizione è
enfaticamente contrassegnata da una
codetta nella dominante, si bemolle
maggiore, che ritorna in maniera assai
tradizionale in mi bemolle per
concludere la ricapitolazione. Ma anche
se Scriabin aveva lasciato il
Conservatorio di Mosca da meno di dieci
anni, in questo rispetto dimostra di
essere un "bravo ragazzo". Nella musica
non mancano l'individualità e la
maestria. Si noti la maniera in cui gli
enfatici accenti contrari che
diversificano il ritmo del tema
principale vengono lasciati fuori dal
discorso dopo qualche affermazione
iniziale, per ritornare con maggiore
sforzo di convinzione alla fine dello
sviluppo e nuovamente nella coda.
Inoltre, il primissimo tema della
sinfonia, che appare nel clarinetto
nella seconda battuta del movimento
introduttivo, viene abilmente impiegato
come elemento unificatore attraverso
l'opera: esso non soltanto fornisce
(trasformato in un assertivo do
maggiore) la base per il Finale
Maestoso, ma la sua influenza melodica
viene percepita in maniera più sottile
in vari punti intermedi. La Seconda
Sinfonia rivela anche una maggiore
sicurezza nello stile espressivo e
nell'inventiva strumentale. Le sonorità
nell'Andante iniziale vengono
delicatamente intensificate con qualche
tocco ben scelto del violino solista. La
sezione degli ottoni viene impiegata con
originalità e maestria sia nelle sezioni
veloci che in quelle lente, ed il
principale movimento lento, Andante dopo
un efficace accostamento della sonorità
dei flauti e dell'ottavino nelle battute
introduttive, presenta alcuni richiami
evocativi di uccelli nel flauto.
Chiaramente la musica di Scriabin
preannuncia non soltanto le estasi
religiose di Messiaen, ma anche la
preoccupazione di quest'ultimo con il
canto degli uccelli. |