Sibelius crea
molta della sua musica con melodie che hanno
delle implicazioni modali molto potenti e
che vengono protratte su diverse note. Il
suo linguaggio armonico è spesso moderato, e
fa uso frequente delle note di pedale.
Ognuna delle sue sette sinfonie affronta i
problemi fondamentali di forma, tonalità e
architettura in modo unico e personale.
Sibelius per superare il sistema tonale, già
portato agli estremi da Wagner, intraprende
la strada opposta a quella della Seconda
scuola di Vienna.
Se Arnold Schoenberg e Alban Berg
abbandonano la tonalità per costruire ex
novo un sistema armonico proprio, Sibelius
cerca una nuova ispirazione partendo dalla
tradizione più antica, dagli antichi modi,
rimasti quasi inutilizzati nella musica
colta successiva al medioevo, ma ancora vivi
nella musica tradizionale e popolare.
Gli anni tra il 1902 e il 1907 sono
estremamente importanti per quella che si
suol definire la svolta neoclassica di
Sibelius sono anni turbolenti - i debiti e
l'inclinazione al bere turbarono non poco la
vita del compositore -, ma, nello stesso
tempo, ricchi di decisioni importanti e
intensamente produttivi.
La Terza Sinfonia (dedicata a Granville
Bantock), iniziata nel 1904 e terminata nel
1907, venne diretta per la prima volta a
Helsinki, il 26 settembre 1907, dal
compositore stesso. La ricerca di un
linguaggio scevro da connotazioni
programmatiche fa sì che i legami di questa
musica con il folclore scandinavo siano
pressoché inesistenti.
Il primo movimento, ad esempio, rispetto
alle sinfonie precedenti è più semplice, più
aderente al modello da manuale della
forma-sonata. Il tema principale ha
carattere essenzialmente ritmico ed è
esposto dai violoncelli e dai contrabbassi,
mentre il secondo tema è una melodia
nostalgica, affidata inizialmente ai
violoncelli, di sapore arcaico, in si min.
Il secondo movimento, anch'esso molto
semplice strutturalmente, eppur dotato di
una particolare grazia derivante dal
continuo interscambio metrico tra 6/4 e 3/2,
introduce la tonalità remota di sol diesis
min.
Di maggior interesse formale è il terzo
movimento diviso in due sezioni di quasi
egual lunghezza; la prima assolve alle
funzioni di esposizione e sviluppo, mentre
la seconda sostituisce la ripresa
introducendo un tema del tutto nuovo,
esposto ancora dai violoncelli (Allegro con
energia), dall'andamento di marcia. |