MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1907

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J.Sibelius - Sinfonia n.3 in do magg. op.52
Sibelius crea molta della sua musica con melodie che hanno delle implicazioni modali molto potenti e che vengono protratte su diverse note. Il suo linguaggio armonico è spesso moderato, e fa uso frequente delle note di pedale.
Ognuna delle sue sette sinfonie affronta i problemi fondamentali di forma, tonalità e architettura in modo unico e personale.
Sibelius per superare il sistema tonale, già portato agli estremi da Wagner, intraprende la strada opposta a quella della Seconda scuola di Vienna.
Se Arnold Schoenberg e Alban Berg abbandonano la tonalità per costruire ex novo un sistema armonico proprio, Sibelius cerca una nuova ispirazione partendo dalla tradizione più antica, dagli antichi modi, rimasti quasi inutilizzati nella musica colta successiva al medioevo, ma ancora vivi nella musica tradizionale e popolare.
Gli anni tra il 1902 e il 1907 sono estremamente importanti per quella che si suol definire la svolta neoclassica di Sibelius sono anni turbolenti - i debiti e l'inclinazione al bere turbarono non poco la vita del compositore -, ma, nello stesso tempo, ricchi di decisioni importanti e intensamente produttivi.

La Terza Sinfonia (dedicata a Granville Bantock), iniziata nel 1904 e terminata nel 1907, venne diretta per la prima volta a Helsinki, il 26 settembre 1907, dal compositore stesso. La ricerca di un linguaggio scevro da connotazioni programmatiche fa sì che i legami di questa musica con il folclore scandinavo siano pressoché inesistenti.
Il primo movimento, ad esempio, rispetto alle sinfonie precedenti è più semplice, più aderente al modello da manuale della forma-sonata. Il tema principale ha carattere essenzialmente ritmico ed è esposto dai violoncelli e dai contrabbassi, mentre il secondo tema è una melodia nostalgica, affidata inizialmente ai violoncelli, di sapore arcaico, in si min.
Il secondo movimento, anch'esso molto semplice strutturalmente, eppur dotato di una particolare grazia derivante dal continuo interscambio metrico tra 6/4 e 3/2, introduce la tonalità remota di sol diesis min.
Di maggior interesse formale è il terzo movimento diviso in due sezioni di quasi egual lunghezza; la prima assolve alle funzioni di esposizione e sviluppo, mentre la seconda sostituisce la ripresa introducendo un tema del tutto nuovo, esposto ancora dai violoncelli (Allegro con energia), dall'andamento di marcia.

 

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