MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1899

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CLAUDE DEBUSSY - Nocturnes - Sirènes
In Sirènes è di nuovo presente una forma tripartita, ma tanto modificata da riuscire più difficilmente riconoscibile. C'è un coro femminile, che evoca, senza testo, la seduzione del canto delle sirene, la seduzione stessa del mare.
Fin dalla prima battuta dell'introduzione i corni propongono una brevissima cellula in ritmo giambico, che funge da elemento unificatore.
Il primo tema appare al corno inglese, genera un ostinato mentre le voci cantano una delle loro idee più intense (una seducente melopea, legata al primo tema da rapporti di affina tà) e in seguito si trasforma in chiave danzante.

Nella sezione centrale, "un poco più lento" le voci intonano una languida trasformazione rallentata del primo tema (mentre la melopea vocale che già conosciamo passa agli strumenti): il clima espressivo diviene quindi più caldo e appassi0onato, e si placa sul ritorno della melopea vocale.

Gradualmente si ritorna al tempo iniziale e senza cesure nette inizia la terza sezione, una sorta di ripresa.
Le voci proseguono il loro seducente "canto di sirene", poi ritorna il languido disegno della sezione centrale e solo dopo una ventina di battute riappare il primo tema, per avviare lo spegnersi del pezzo in echi lontani.

 

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