Scritto
nell'estate del 1920 su invito di Alfred
Pochon, primo violino del Quartetto
ginevrino Flonzaley, che voleva inserire
un pezzo contemporaneo nel proprio
repertorio, il Concertino di Stravinskij
reca questo nome per il ruolo nettamente
solistico del primo violino, la cui
parte è anche arricchita da una cadenza.
La composizione ha un carattere
incisivo, a tratti graffiante, ben
esemplificato dal "motto" politonale
d'esordio, che ricorre nei punti
salienti: un motivo costituito dalla
sovrapposizione delle scale di do e di
si maggiore, dall'effetto tagliente.
Il brano è in un solo movimento ed è,
stando allo stesso Stravinskij,
"realizzato in forma libera di allegro
di sonata". Le parole dell'autore sono
da intendersi in senso molto lato.
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