MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1926

Indietro  
E.Varese - Integrales
Integrales (1926) — È uno dei pezzi più complessi di Varese, e forse quello ove la poetica del musicista, intenzionalmente rivolta agli oggetti musicali svincolati dalla tradizionale dialettica, si evidenzia con maggior lucidità. Scritto per 2 flauti, 2 clarinetti, 2 trombe, 3 tromboni, oboe, corno inglese e una nutrita percussione, Integrales somma le esperienze di lonisation sul piano ritmico e materico, e di Octandre per quanto concerne la disposizione eminentemente spazialistica dei frammenti melodici e la caratterizzazione timbrica degli strumenti a fiato. Gli incipit melodici ricorrenti, non costituiscono affatto una intelaiatura discorsiva, ma rappresentano uno dei modi di strutturare il materiale: ossia, la melodia rinuncia alle tradizionali funzioni di guida ed è ormai soltanto un evento possibile, non più dello stridore di un accordo dissonante nel registro acuto, dello sfogo materico, e di qualsivoglia associazione di materiali acustici sempre nuovi. Non già, espressionisticamente, il mondo sonoro del passato viene aggredito dal suo negativo, non sopravvengono oggetti estranei a contestare un'intelaiatura memore di un "prima" di cui tener conto: più semplicemente, le strutture tradizionali vengono del tutto abrogate, ignorate. Cosi la citazione del Bolero di Ravel in Integrales può risuonare tranquillamente, senza per questo dar luogo a nessun recupero, ridotto a detrito, scheggia di qualcosa di cui s'è persa cognizione, relitto navigante su acque ormai completamente estranee. La giustapposizione delle sezioni e la sfaccettatura strutturale è assoluta, ogni convenzione cade, i nuclei melodici (sigle svuotate di velleità proiettive) solcano gli agglomerati materici ma non si contrappongono ad essi. La dialettica convenzionale è sostituita da un'invenzione che si esercita fin dal materiale, dalla lingua, e che dunque può disporre senza inibizione alcuna dei reperti motivici convenzionali: a tale proposito vale la pena di sottolineare, come già per Octandre, l'orientalismo di talune linee sonore, lo stridore e l'asprezza che si levano dall'intreccio polifonico sottratto a qualsiasi idea "contrappuntistica" in senso tradizionale.

 

Copyright 2011 PAOLO FIORDALICE. Tutti i diritti riservati.