Hyperprism fu
composto a New York tra il settembre del
1922 e il febbraio del 1923, e ivi eseguito
il 4 marzo di quell'anno sotto la direzione
dello stesso Varese.
Con Hyperprism il compositore compie il
passo definitivo verso la propria identità
stilistica. Senza più alcun residuo di
influssi esterni, i caratteri fondamentali
del linguaggio musicale varèsiano assumono
piena evidenza in una partitura concisa ed
essenziale nei suoi nessi strutturali, qui
affidati ai fiati e alla percussione, che
ripartiscono lo spazio sonoro in due zone
intersecantesi in un mobilissimo intreccio:
la ripetizione della stessa nota in diverse
varianti ritmiche, con l'eventuale aggiunta
di appoggiature cromatiche; l'intervallo di
seconda amplian-tesi in settime e none. In
assenza di sviluppo melodico, il ritmo e il
timbro diventano valori assoluti, in un
continuo spostamento di piani sonori, in un
avvicendamento di aggregazioni strumentali. |