Questi sono gli
ultimi arrangiamenti per voce-i e strumenti
che occuparono Webern per quasi dieci anni -
come se si fosse trattato di una
preparazione per il gruppo finale di grandi
opere perlopių strumentali.
La prima aria esplora il mondo delle armonie
rarefatte degli intervalli disgiunti
attraverso il collegamento della dissonanza
ritmica sviluppata nell'op.18, dividendo il
battito della musica in 2 e 3/4 e 6, e
mescolando e sovrapponendo questi opposti:
essa inoltre evidenzia il contrasto tra coro
e strumenti (che qui giocano un ruolo
accessorio ma indipendentemente importante)
e tra due gruppi di esecutori: celesta e
chitarra, e violino, clarinetto e clarinetto
basso.
La seconda aria č ritmicamente pių
unificata, con l'accentuazione in staccato
dell'accompagnamento contrapposta al
fraseggio, principalmente in legato, delle
linee vocali. |