MUSICA CLASSICA E ARTE  2008

1905

Indietro  
A.Webern - Quartetto 1905
Webern fu il più avanzato tra i discepoli di Schoenberg: il radicalismo con cui utilizzò il metodo di comporre con dodici suoni (dodecafonia) ideato dal maestro e la concisione aforistica dei suoi pezzi maturi avrebbero trovato piena comprensione solo dopo la sua morte.

Sulla ferrea coerenza del serialismo weberniano, fortemente impregnato di misticismo, e sulla sua concezione di una musica libera dalla prevaricazione del soggetto creatore perché rigorosamente regolata in ogni aspetto, e dunque oggettiva, si fonderà l'avanguardia sviluppatasi nella seconda metà del Novecento.

Nato nel 1883 si laureò in musicologia nel 1906. Negli stessi anni (1904-08) prendeva lezioni da Schoenberg. Ammirò Hitler e ne accettò la politica, anche quando questa giunse a marchiare la sua musica come “degenerata”.

Venne ucciso vicino a Salisburgo, nella primavera del 1945, da un colpo sparato da un soldato americano.

Il Langsamer Satz per quartetto è una pagina del giugno 1905 che niente ha a che vedere con il Webern successivo; è anzi raffigurazione di una sensibilità tardo romantica turgida e vibrante, di derivazione soprattutto brahmsiana ma pure fortemente influenzata dall'emotività sussultoria del sestetto Notte trasfigurata di Schoenberg (1899).

Tradizionale la struttura a b a impiegata, e tonale il linguaggio, sebbene screziato di toccanti dissonanze armoniche che producono una sensazione di commovente struggimento.

L'ispirazione per il Langsamer Satz "Tempo lento" venne al compositore durante una vacanza in Bassa Austria trascorsa in compagnia della cugina, e futura moglie, Wilhelmine Moertl: cinque idilliaci giorni d'amore a contatto con la natura, di cui nel suo diario Webern fornì un resoconto molto poetico parlando di luminescenze verdi filtranti tra gli alberi della foresta, d'erba inondata d'oro, di passeggiate al chiaro di luna sui prati in fiore, nonché della coscienza di profonda, intima unità con l'universo che pervadeva i due innamorati.

Copyright 2009 PAOLO FIORDALICE. Tutti i diritti riservati.