fiordalice

“Alzati e camminiamo” e con vero piacere vi mando la mia recensione, ringraziandovi per avermi fatto riflettere e gustare delle sensazioni.

Inizialmente provo tenerezza nel vedere la famiglia che cammina unita, tenendosi per mano e mi introduce al viaggio da percorrere con accanto delle figure importantissime: il padre e la madre. Colgo nello sguardo del bambino, ammirazione.
Bellissime le immagini che si affiancano e si sovrappongono.
La parte che si riferisce alla droga è molto forte, mi comunica angoscia e sofferenza.
Coinvolgente è il punto di vista del ragazzo africano nei confronti di quello europeo; il messaggio è molto chiaro, lo ammira per la libertà che possiede ma non lo vede felice. Aiuta a riflettere sul benessere che viviamo.
Le immagini di guerra con distruzione e incendi sono molto toccanti e l’annunciatrice ci porta nella realtà dei giorni nostri, dove assistiamo spesso ai bollettini di guerra come cronaca pensando non ci debba toccare. Mi colpisce la mano che scrive una lettera, l’immagine passa veloce ma è molto significativa. La guerra non coinvolge solo chi la vive, ma anche chi è lontano.
L’uomo con il cappello e la pipa è l’espressione di chi sa fermarsi e dare un senso alla vita, pensa, osserva e mi porta a guardare con occhi diversi ciò che ci sta attorno. Cammina lentamente percorrendo la strada e ci invita a rallentare la nostra vita, il nostro volere.
Ad un certo punto la musica corre e così pure le immagini ma il sole resta la, fisso a vegliare su di noi. Esprime la luce che ci guida con costanza vegliando su di noi.
L’uomo che cerca nei cassonetti mi fa sentire la povertà e la disperazione, la realtà che ci circonda e che fingiamo di non vedere (l’uomo che dorme per terra).
Si entra in chiesa, la musica mi mette tensione. Avrei dato più spazio alla croce e all’amore di Dio, al sacrificio del donarsi per amore.
I beni preziosi, il denaro, il successo, vengono mostrati rapidamente ma ben approfonditi nell’intervista. Mi riporta alla frase iniziale che dice: “tutto quello che tu hai fatto non ti appartiene”.
Le immagini finali dei bambini, il sorriso, la goccia che cade e l’arcobaleno, esprimono il senso a quello che è la nostra vita: la gioia, l’amore, la semplicità e la luce che la nostra vita ci invita a vivere. E la strada ci attende.
Bellissimo lavoro. Ho letto il libretto prima di vedere il dvd. Inizialmente ho visto il film senza soffermarmi, poi l’ho ripreso pezzo per pezzo per coglierne emozioni e sensazioni. E’ ricco di significati e interessante mostrarlo ai ragazzi mettendo a loro disposizione tempo e penna, raccogliendo le loro emozioni. Complimenti per il lavoro svolto e per i profondi valori che vuole esprimere.

SARA
Premolo 31 maggio 2008

 

 

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Alzati e camminiamo
Soggetto e sceneggiatura di: Paolo Fiordalice e Stefano Margnelli
Regia di Paolo Fiordalice
Prima visione 30 marzo 2008
 

 

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