E i nuovi lavori di Berg e Webern
mostravano fenomeni sonori che neppure
Schoenberg aveva ancora immaginato. Il
limite di sopportazione del pubblico fu
raggiunto durante il brano di Berg ÌJber
die Grenzen des Ali, ossia Oltre i
limiti dell'universo, adattamento di una
stuzzicante poesia ( di Peter Altenberg,
all'inizio del quale i fiati e gli
ottoni suonano un accordo composto da
dodici diverse note - come se venissero
premuti al tempo stesso tutti e dodici i
tasti tra due Do di un pianoforte.
"In risposta a quell'accordo stridente e
lancinante, in tutta la sala esplosero
fragorose risate," raccontò un
testimone. (Doveva esser stata
un'esecuzione mediocre, perché in teoria
l'accordo dovrebbe essere molto
delicato.) Si scatenarono risse, e venne
chiamata la polizia. Un certo dottor
Viktor Albert si lamentò di esser stato
colpito all'orecchio da Erhard
Buschbeck, il giovane organizzatore del
concerto. Buschbeck rispose che il
dottor Albert l'aveva chiamato
"canaglia", rendendo così necessaria una
punizione fisica. Ne seguì una causa.
"Il pubblico stava ridendo," testimoniò
in tribunale il compositore d'operette
Oscar Straus. "Ed io confesso
apertamente, signore, di aver riso a mia
volta, dal momento che non c'è motivo di
non ridere di fronte a qualcosa di
veramente comico." Lo strepito della
rissa, disse spiritosamente Straus, era
stato il suono più armonioso della
serata. La cronaca del processo occupò
quasi una pagina intera della Neue Freie
Presse, e apparve accanto al processo
per omicidio a carico di un certo Johann
Skvarzil.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |