Il ventisettenne compositore austriaco
Ernst Krenek nel 1927 è mostrato in una
esposizione vagamente psichedelica, con
un bocchino infinito che gli pende dalle
labbra. Con quel vestito elegante e il
viso senza una ruga, sembra un gangster
adolescente che ha cambiato vita. Un
altro fotomontaggio di quell'anno
accosta il giovane artista ad altre due
celebrità del momento: il pugile Max
Schmeling e l'aviatore Charles
Lindbergh. Per un breve periodo, verso
la fine degli anni venti, Krenek
conquistò una notevole fama, simile a
quella di Gershwin; la sua opera Jonny
spielt auf, ossia Jonny attacca a
suonare, fu venerata come uno di quei
manufatti della cultura pop che ogni
mitteleuropeo doveva conoscere. Krenek
giunse alla fama perché ebbe l'audacia
di portare il jazz - o quello che
passava per jazz - sul sacro
palcoscenico dell'opera. Come George
Antheil a Parigi e a New York, era un
giovane ambizioso che tentava di far
qualcosa di sensazionale, sebbene ci
fosse anche un aspetto serio nella sua
ricerca; come molti giovani austriaci e
tedeschi, aspirava a fuggire dalla serra
dell'arte romantica ed espressionista
per unirsi alle moltitudini della nuova
via democratica. ]onny esemplificava un
nuovo sottogenere che venne chiamato
Zeitoper, Opera di Attualità. I
compositori che si dedicarono a essa
ambientarono i propri lavori nelle
fabbriche, sui transatlantici o, in un
caso, sulla "Cinquantesima Avenue" di
Manhattan. Tipica è la trama di
Maschinist Hopkins di Max Brand,
descritta in modo memorabile da Nicolas
Slonimsky nella sua opera di
consultazione Music Since 1900: "Un
libertino impenitente spinge tra i denti
di un mostruoso macchinario il marito
della sua amante, provocandone la morte,
e la strangola dopo aver scoperto che è
diventata una prostituta promiscua,
dopodiché il suo capo, Maschinist
Hopkins, lo licenzia, apparentemente per
inefficienza." Le Zeitoper contenevano
quasi sempre una scena in cui un
personaggio o un altro si disfa delle
proprie inibizioni per ballare un
Charleston, un Fox-Trot, uno shimmy o un
tango. Così anche i compositori si
emanciparono. Vari compositori di
Zeitoper, tra cui Krenek e Brand,
studiarono con il compositore d'opere
austriaco Franz Schreker, un tempo
celebre e adesso ingiustamente
dimenticato.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |