Le leggende nazionali finlandesi sono
contenute nel Kalevala, un poema epico
composto nel 1835 dal medico di campagna
Elias Lònnrot. I runi 31-36 narrano del
sanguinario guerriero Kullervo, che "non
riusciva a comprendere nulla / né a
diventare maturo". Mentre riscuote le
tasse per il padre, Kullervo fa i suoi
comodi con una ragazza che si rivela
essere sua sorella. Lei si suicida, lui
va in guerra. Un giorno si ritrova nella
foresta dove era avvenuto lo stupro, e
avvia una conversazione con la propria
spada, domandandole che genere di sangue
vuole assaggiare. La spada chiede il
sangue di un uomo macchiatosi di qualche
colpa, invece che di un innocente, e
Kullervo si getta sulla lama. Nel 1891 e
1892, Sibelius basò su questo tetro
racconto la sua prima opera di una certa
importanza, il poema sinfonico di
ottanta minuti Kullervo, per coro
maschile, soli e orchestra. Kullervo
anticipa il realismo folk di Stravinskij
e Bartók nell'attenzione riservata al
ritmo e al tono della recitazione del
Kalevala.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |