Il mio Octuor è un oggetto musicale.
Questo oggetto ha una forma e tale forma
è influenzata dal materiale musicale da
cui è composta... Il mio Octuor non è un
lavoro "sentimentale" ma una
composizione musicale basata su elementi
oggettivi autosufficienti... Il mio
Octuor, come dicevo prima, è un oggetto
con la sua forma. Come tutti gli altri
oggetti ha un peso e occupa un posto
nello spazio... Stravinskij sostenne
in seguito di non aver mai fatto altro
che creare "oggetti" di questo tipo. "Anche nei
primi tempi, nell'Uccello di fuoco"
spiegò a un intervistatore inglese nel
1921, "ero interessato a una costruzione
puramente musicale". Qualche anno dopo
dichiarò, "Io considero infatti la
musica, per la sua stessa essenza,
impotente a 'esprimere' alcunché: un
sentimento, un'attitudine, uno stato
psicologico, un fenomeno naturale, o
altro ancora."Questo formalismo chic
faceva eco a Cocteau ("La danza non deve
esprimere nulla"), che probabilmente
l'aveva ereditato da Oscar Wilde
("L'arte non esprime altro che se
stessa"). La nuova oggettività non era
che il vecchio estetismo.
Stravinskij si era lasciato alle spalle
la sua identità russa, ma senza ancora
riuscire a plasmarsi una nuova
personalità. Da una parte, molta della
musica che scrisse negli anni venti
cadeva nella categoria della fase
modernista. Mavra è una lettera d'amore
allo stile imperiale russo del XLX
secolo, in particolare a Cajkovskij.
L'Ottetto si muove nelle arti desuete
della forma-sonata, del tema con
variazioni, e della modulazione
attraverso tonalità maggiori e minori.
Il movimento lento, quasi in bonaccia,
del Concerto per pianoforte si sviluppa
come un'aria di Bach o Handel, con
lunghe frasi cantabili e ritmi solenni,
processionali. La fase modernista della
musica avrebbe finito per venir
denominata neoclassicismo, e avrebbe
dominato fino alla seconda metà
inoltrata del secolo.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |