Nel frattempo aveva però visto la luce
un altro capolavoro firmato da Brecht e
Weill. Ascesa e rovina della città di
Mahagonny rappresentava il culmine delle
ricerche compiute nella sua fase più
recente da Weill, ed era un'opera più
sua che di Brecht: un intrattenimento
stratificato, una critica delle
consuetudini sociali priva di dogmi. Le
canzoni di Mahagonny Songspiel diventano
parte di un dramma in tre atti sulla
fondazione, l'apogeo e il declino di una
"città paradisiaca" pseudoamericana,
detta anche "città-rete" o
"città-trappola". All'inizio dell'opera,
la vedova Begbick e i suoi compari,
colpevoli di bancarotta e lenocinlo,
stanno fuggendo dalla polizia. Quando il
loro autocarro si guasta in mezzo al
deserto, decidono di fondare una città -
un presagio di Las Vegas che rivela le
doti profetiche di Brecht. Il solenne
rullo di tamburi che risuona sotto
l'orgoglioso programma di Begbick e
ricorda ancora una volta l'Eroica di
Beethoven indica che Mahagonny
èdestinata a una brutta fine. Sulle note
di "Alabama-Song" entrano in scena gli
squali: la prostituta Jenny e le sue
coorti dagli occhi d'acciaio. Il vizio
prospera, si accumulano fortune, vengono
stabilite le leggi. Jim Mahoney, un
boscaiolo, si rende conto che "manca
qualcosa". Quando un uragano minaccia di
distruggere la città, proclama una nuova
legge, in base alla quale tutti possono
fare quello che gli pare. Segue un
baccanale, molto berlinese nei suoi
ritmi frenetici e disordinati - la
versione della "Danza intorno al vitello
d'oro" di Weill. La filosofia
dell'autogratificazione finisce per
rovinare Jim, messo sotto processo per
insolvenza. Viene condannato a morte, su
una musica di un'implacabilità che mette
i brividi, mentre la stessa Mahagonny si
avvia verso la distruzione. La lenta
marcia con cui si conclude l'opera è a
dir poco apocalittica, con il rombo del
ritmo beethoveniano alle percussioni e
un motivo di morte che discende come i
colpi del destino di Mahler. Il libretto
fu interpretato per lo più come una
protesta contro il capi talismo
sfrenato, anche se è possibile leggerlo
come una critica della falsa utopia
dell'Unione Sovietica. La storia delle
rappresentazioni di Mahagonny combacia
perfettamente con la disintegrazione
della Repubblica di Weimar. L'opera
avrebbe dovuto esser presentata al
Teatro Kroll, ma Klemperer, che stava
perdendo i suoi appoggi politici, vi
rinunciò. (L"'opera del popolo" chiuse i
battenti l'anno seguente; la sua ultima
produzione fu, appropriatamente, Da una
casa di morti di Janàcek.) Mahagonny
debuttò quindi il 9 marzo 1930 a Lipsia,
dove gli agitatori dell'estrema destra
la accolsero con un tafferuglio. Tre
settimane dopo, l'ultimo governo
socialdemocratico si dissolse, e
quell'estate Heinrich Brùning cominciò a
governare a suon di decreti legge, dando
un colpo letale al processo democratico.
Le rappresentazioni di Mahagonny a
Essen, Oldenburg e Dortmund furono
cancellate. Le elezioni di settembre
videro l'avanzata dei nazisti, e le
camicie brune fecero sentire la propria
presenza quando l'opera arrivò a
Francoforte il mese seguente. La prima
esecuzione si svolse senza problemi, ma
la seconda finì in una baraonda.
Centocinquanta nazisti irruppero nel
teatro urlando "Deutschland erwache!"*
Furono lanciate bombe puzzolenti e
sparati fuochi d'artificio. Nella rissa
che ne nacque, un comunista perse la
vita dopo esser stato colpito al cranio
da un boccale di ceramica dipinta.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |