Copland lasciò intuire che il suo
interesseconsisteva nella ricerca di uno
stile musicale chiaro, comunicativo, più
che nel trasmettere un messaggio
politico: "Quei giovani che solo pochi
anni fa stavano scrivendo pezzi pieni
del weltzschmerz di uno Schoenberg
adesso si rendono conto che stavano
semplicemente dipingendo il proprio
scontento, e che il ristretto pubblico
della musica di Schoenberg non sarebbe
mai diventato il loro. Che questi
giovani dicano a se stessi una volta per
tutte, 'Basta Schoenberg.'" Quest'ultimo
slogan non aveva grosse possibilità di
catturare l'attenzione dei lavoratori
del mondo. Copland stava discutendo con
se stesso in pubblico, ed è estremamente
significativo che il suo flirt con
l'attivismo radicale si concluse non
appena ebbe trovato lo stile - e una più
profonda conoscenza della vita - di cui
era andato in cerca. La prima sezione
della partitura del balletto Billy the
Kid è intitolata "The Open Prairie" ("La
vasta prateria"), frase che è diventata
sinonimo dello stile populista o
'tipicamente americano' di Copland.
Figurazioni dei legni in ruvide quinte
parallele fendono uno spazio musicale
svuotato, evocando l'immagine di una
carovana di pionieri che attraversa una
lunga, polverosa vallata del West. La
musica sembra però uscire direttamente
dalla Parigi di Stravinskij. Nelle meste
frasi nel registro acuto dei clarinetti
in quello basso dell'oboe, così come
negli abbellimenti folk aggiunti più
avanti, riecheggia la sezione dei
"Cortei primaverili" della Sagra della
primavera.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |