| il più originale fu Bernard Herrmann, 
										che cominciò con Citizen Kane (Quarto 
										Potere) di Orson Welles, raggiunse 
										l'apice con Vertigo {La donna che visse 
										due volte) di Alfred Hitchcock e 
										concluse la sua carriera con Taxi Driver 
										di Martin Scorsese. Herrmann iniziò come 
										grintoso giovincello sulla scena 
										newyorchese, membro occasionale del 
										"commando" di Copland. Ben conscio delle 
										possibilità offerte dalla radio e dalla 
										televisione, nel 1934 andò a lavorare 
										come arrangiatore, direttore e 
										compositore per la cbs. Fu lì che 
										incontrò Welles che, sulla scia dei 
										successi con il Federai Theatre Project, 
										stava presentando produzioni 
										radiofoniche estremamente innovative con 
										il titolo di Mercury Theatre on Air. Quando Welles andò a Hollywood per 
										cominciare quella che si annunciava come 
										una carriera che avrebbe fatto la storia 
										del cinema, prese con sé Herrmann. 
										Welles rimase un attivista modello del 
										Fronte Popolare, così come lo era stato 
										a New York, e Citizen Kane costituisce 
										forse l'apice creativo del Fronte 
										Popolare; narrava di un insigne 
										americano che tradisce gli ideali 
										progressisti della gioventù e diventa 
										una decrepita reliquia capitalistica. 
										magnate del giornalismo di destra 
										William Randolph Hearst, principale 
										bersaglio della satira di Welles, tentò 
										di far censurare il film, che debuttò il 
										Primo Maggio del 1941. Come il suo idolo 
										Sergej Èjzenstejn, Welles possedeva un 
										eccezionale istinto musicale. 
										Intenditore d'opera in gioventù, sapeva 
										quanto la musica potesse amplificare 
										l'effetto delle immagini, illuminare 
										stati d'animo ed emozioni nascoste e 
										persino mettere a nudo una menzogna.
 
 (Alex Ross – Il resto 
										è rumore. Ascoltando il XX secolo)
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