MUSICA CLASSICA MP3

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A differenza di Sostakovic, che sbrigava i suoi doveri ufficiali con la massima efficienza e in modo distaccato, Prokof'ev si sfiancò su progetti come la Cantata per il ventesimo anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, Canzone dei nostri giorni e Zdravitsa (Brindisi a Stalin). La Cantata in dieci parti, con i suoi due grandi cori e le quattro diverse orchestre, compreso un ensemble di fisarmoniche, era troppo roboante per guadagnarsi l'approvazione ufficiale. Anche le Canzoni dei nostri giorni, in cui una madre rassicura il figlio spiegandogli,

C'è un uomo dietro le mura del Cremlino, ,
E tutto il paese lo conosce e lo ama
La tua gioia e la tua felicità dipendono da lui
Stalin! Questo è il suo grande nome!

non furono apprezzate, questa volta per l'eccessiva semplicità e perché Prokof'ev aveva smesso di essere se stesso: lo stesso giochetto psicologico che i commentatori avevano riservato a Sostakovic nel recensire Chiaro fiume. Con Zdravitsa, Prokofiev colpì finalmente nel segno. Il testo è un peana alle amorevoli premure dell'uomo del Cremlino, cui va riconosciuto il merito di far splendere il sole, nutrire il terreno e imbiancare i frutteti di ciliegi. Prokof'ev prese alla lettera l'idea dell'amore di Stalin, e scrisse una musica di una bellezza surreale nella vena del Romeo e Giulietta. In effetti, come fa notare Philip Taylor, la melodia d'apertura è sorretta da un vivace accompagnamento che ricorda molto da vicino quello della scena del balcone nel balletto. Zdravitsa fu giudicato sufficientemente realistico da venir trasmesso dagli altoparlanti disseminati nelle strade di Mosca. Oleg, il figlio minore del compositore, un giorno corse in casa e disse, "Papà! Fuori stanno suonando la tua musica!".

(Alex Ross – Il resto è rumore. Ascoltando il XX secolo)

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