A livello musicale, Schoenberg provò
quello che definì "un'impennata nel
desiderio di tonalità". Con una serie di
lavori più o meno tonali {Suite in Sol
per archi, Variazioni su un recitativo
in Re minore per organo, Kol nidre per
coro da sinagoga, Tema e variazioni in
Sol minore per banda scolastica) sperava
evidentemente di trovare il successo
commerciale, i cui profitti gli
avrebbero permesso di portare avanti
Moses und Aron e altri progetti più
avanguardistici. Persino i concerti
dodecafonici per violino e pianoforte
furono scritti nella speranza che i
virtuosi classici dell'età radiofonica
li rendessero popolari. Questi pezzi non
si dimostrarono più remunerativi di
quanto non fosse stata la commedia
Dall'oggi al domani nella Repubblica di
Weimar. Come insegnante, Schoenberg
rimase severissimo, ma non impose i
propri metodi agli allievi. Fece
inarcare più di un sopracciglio lodando
l'arte sinfonica tonale di Sibelius e
Sostakovic, che ci si sarebbe potuti
aspettare che deplorasse. Quando uno dei
suoi allievi cominciò ad attaccare
Sostakovic, Schoenberg lo interruppe
dicendo, "Quell'uomo è un compositore
nato." Un paio di volte colse la sua
classe di sorpresa dicendo, "C'è ancora
parecchia buona musica da scrivere in Do
maggiore." Schoenberg amava il cinema e
sperava di scrivere una colonna sonora.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |