Il più inverosimile tra i rivoluzionari
del Federai Theatre Project fu Virgil
Thomson, che era andato a vivere a
Parigi. Già in Four Saints in Three Acts
Thomson aveva dimostrato un grande
talento nello sfruttare la musica
tipicamente americana, e la sua potente
e malinconica Symphony on a Hymn Fune
del 1926-1928 anticipava alcuni aspetti
dello stile populista di Copland.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |