Howard Pollack, nella sua biografia di
Copland, afferma che le traversie
politiche del compositore, per quanto
fastidiose, non provocarono radicali
cambiamenti nel suo stile di vita. Non
si "convertì" alla scrittura
dodecafonica, come si è sostenuto
spesso. Compose solo quattro pezzi
inequivocabilmente dodecafonici: il
Quartetto per pianoforte del 1950.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |