Già nel 1946 aveva progettato un 
										Balletto sul Tempo - un pezzo nel quale 
										avrebbe "sviluppato timbri, durate e 
										sfumature secondo i principi del 
										serialismo". Nell'estate del 1949, si 
										mise a lavorare a un brano per 
										pianoforte intitolato Mode de valeurs et 
										d'intensités, che divenne il trampolino 
										di lancio di una nuova tecnica 
										compositiva denominata "serialismo 
										integrale". Per sviluppare la varietà 
										ritmica, Messiaen decise che la durata 
										delle note - semicroma, croma, 
										semiminima ecc. - andava organizzata in 
										una scala parallela alla scala delle 
										altezze. Preparò anche serie di livelli 
										dinamici (ppp,fff, pp, ff e via 
										dicendo). A una determinata nota viene 
										sempre assegnata una certa durata. Di 
										conseguenza, il Mi bemolle alto è sempre 
										una biscroma, viene sempre eseguita in 
										ppp ed è (quasi) sempre legata. L'idea 
										di "scale di ritmi" non era nuova, 
										essendo già stata teorizzata da suoi 
										sperimentatori americani, Charles Seeger 
										e Henry Cowell. Messiaen fu comunque il 
										primo a organizzare tutte le variabili 
										all'interno di un unico sistema. 
										 (Alex Ross – Il resto 
										è rumore. Ascoltando il XX secolo) |