MUSICA CLASSICA MP3

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La Transfiguration de Notre-Seigneur Jésus-Christ (1965-69), un lavoro in quattordici movimenti per coro, sette strumenti solisti e una grande orchestra, comincia con una sequenza discendente di note di gong, alla maniera del Marteau sans maitre di Boulez. Il coro
dispiega quindi una specie di canto gregoriano molto lontano dalla musica di Boulez. (Il Concilio Vaticano II aveva appena ammesso la musica in lingua volgare nella messa e, come sottolinea lo studioso Christopher Dingle, Messiaen manifestò la propria opposizione a questo cambiamento riempiendo la Transfiguration di materiale liturgico in latino). Nella prima delle otto "meditazioni" la musica gravita intorno alla tonalità di Mi, la destinazione finale del lavoro. Tuttavia, come nel Catalogue d'oiseaux, le dissonanze si insinuano ripetutamente in questo quadro. Il dodicesimo movimento, "Terribilis est locus iste", termina con tre giganteschi accordi di dodici note ciascuno; scaturendo da uno sfondo così dissonante, le triadi che seguono "Tota Trinitas apparuit" e il conclusivo "Choral de la Lumière de Gioire" risultano infinitamente più lumi - nosi. A dire il vero, le consonanze sono a volte più spaventose delle dissonanze che le circondano. Sono la tonalità trasfigurata, che risorge dalla morte.

(Alex Ross – Il resto è rumore. Ascoltando il XX secolo)

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