Nel 1968 e 1969, la cultura virò verso 
										il caos e la follia. I telegiornali 
										erano pieni di violenze -l'assassinio di 
										Robert Kennedy e Martin Luther King, il 
										massacro di My Lai in Vietnam, le 
										rivolte nei campus universitari e nei 
										centri urbani. Ramon Novarro, l'antico 
										amante di Harry Partch, fu torturato a 
										morte da un gigolò deciso a trovare del 
										denaro nascosto in casa sua. Richard 
										Maxfield, il cui pezzo per nastro 
										magnetico Amazing Grace, del 1960, aveva 
										anticipato il minimalismo nell'uso di 
										loop interesecantesi, si gettò da una 
										finestra a San Francisco, con la mente 
										ottenebrata dalle droghe. E, nell'agosto 
										del 1969, Charles Manson ordinò ai suoi 
										seguaci di compiere raccapriccianti 
										delitti nei canyon di Los Angeles, 
										citando il White Album dei Beades come 
										fonte d'ispirazione. In quello stesso 
										mese Reich concepì Four Organs, che a 
										suo modo era un pezzo crudele, 
										apocalittico. Quando gli organi 
										elettrici del titolo vengono amplificati 
										a tutto volume, si trasformano in una 
										massa sonora devastante. Sembra però che 
										un centro musicale, se non sociale, 
										possa reggere. Il brano è basato su un 
										gruppo di sei note che compongono un 
										grandioso accordo di undicesima di 
										dominante sul Mi, che brama a risolvere 
										in chiave di La. Mentre le maracas 
										forniscono una cadenza ritmica costante 
										in 11/8, le note dell'accordo vengono 
										gradatamente prolungate e l'armonia 
										ruota in una direzione e nell'altra. 
										 (Alex Ross – Il resto 
										è rumore. Ascoltando il XX secolo) |