il compositore polacco Karol
Szymanowski, la cui produzione
comprendeva un romanzo inedito, e adesso
quasi perduto, di orientamento
pornografico, Ephebos. Sulla scia di una
serie di viaggi sessualmente emancipanti
compiuti nel Sud dell'Italia e
nell'Africa settentrionale tra il 1908 e
il 1914, Szymanowski sviluppò uno stile
intensamente sensuale che ricordava il
Debussy più turbolento e la fase più
mistica di Skrjabin. Il ciclo di liriche
del 1914 I Canti d'amore di Hafiz si
immerge nel mondo inebriante del poeta
persiano del XIV secolo Hafiz, che usava
l'incanto dei corpi dei ragazzi come
metafora dell'estasi religiosa, o forse
il contrario. La Sinfonia n. 3 di
Szymanowski (1914-16), basata su un
testo simile di Rumi ("Oh, non dormire,
amico mio, in questa notte... "),
culmina in un orgasmico accordo
esatonale per voci, orchestra e organo.
(Alex Ross – Il resto
è rumore. Ascoltando il XX secolo) |