L' Autostop

Questa è la prima volta dopo anni che faccio l'autostop e  presto incomincio a constatare che le cose sono cambiate in America,  non riesci più a farti dare un passaggio (ma, si capisce, soprattutto su una strada esclusivamente turistica come questa rotabile della costa senza autocarri né gente che lavora...) Lucide lunghe giardinette l'una dopo l'altra passano silenziosamente, di tutti i colori dell'arcobaleno o anche di tutte le tinte pastello, rosa, blu, bianche, il marito è al posto di guida con un lungo ridicolo cappello da ferie estive e una lunga visiera da baseball che lo fa sembrare deficiente e idiota..Gli siede accanto la moglie, padrona dell'America, con gli occhiali scuri e beffarda, anche se lui volesse far salire me o chiunque altro lei non glielo permetterebbe...Ma sui due profondi sedili posteriori ci sono bambini, bambini, milioni di bambini di ogni età, litigano e strillano per il gelato, versano gelato alla vaniglia dappertutto sulle foderine di "tartan"... 

 
Big Sur

VROOM!!

Non c'è più posto del resto per un autostoppista anche se eventualmente al povero bastardo si potrebbe permettere di viaggiare come un bandito mansueto o un assassino silenzioso sul ripiano per i bagagli proprio in fondo alla giardinetta, ma lì no, ahimè, lì ci sono diecimila grucce con vestiti da uomo e da donna puliti a secco e stirati alla perfezione, vestiti di tutte le taglie, affinché la famiglia possa passare per milionaria ogni volta che entra in una bettola lungo la strada per ingurgitare uova e pancetta... Ogni volta che i calzoni del vecchio incominciano a spiegazzarsi un po' sul davanti, lo si costringe a togliere un paio di calzoni puliti e stirati dal ripiano e a proseguire, così, squallidamente, anche se in cuor suo può aver sognato per le vacanze di quest'anno lo spasso di partite di pesca come ai bei tempi, solo o con gli amici...