avanti - Antologia I sotterranei

"Ero decisa, m'ero persino fatta un piano, un castello o roba del genere, ma non si può..."

Ricominciar da capo, da nuda sotto la pioggia.

Perché chiunque può ferire il mio piccolo cuore, i miei piedi, le mie piccole mani, la pelle in cui sono avvolta giacché Dio mi vuole dentro e al caldo, e le mie dita? 

Perché Dio ha fatto tutto questo cosi corruttibile e perituro e vulnerabile e vuole che io capisca e gridi, perché l'inospite terra e i corpi nudi e i colpi?

Tremavo quando la zangola scremava, quando mio padre urlava, quando mia madre sognava: ho cominciato piccola e gonfia e ora che sono cresciuta sono ancora una bambina ignuda e so soltanto piangere e tremare.

Ah! Difenditi, angelo innocuo, tu che non facesti mai e mai potrai far male e calpestare un altro innocente il suo guscio il suo dolore appena velato - cingiti d'una veste, agnellino mio dolce - proteggiti dalla pioggia e aspetta, finché papà ritorni, e mamma torni a rinchiuderti al calduccio dentro la sua valle lunare, vaga ombra nel fantasma del paziente tempo, te felice al mattino!