esce anti - BOMB
- icona contro la guerra e la violenza
scritto su carta semplice
il
pensiero più complesso
uomo libero
Parigi 1958: bomba
non posso odiarti
Corso, dopo aver
partecipato alla manifestazione antinucleare di Bertrand Russel mostra
con l'opera "BOMB" la mostruosità dell'odio, della violenza, della rabbia dei
pacifisti e la brutalità del "...giocattolo dell'
universo"
"...era leggendo
Shelley in un carcere minorile che aveva cominciato a scrivere poesie,
a sognare la Bellezza con la B maiuscola, a immaginare mondi stellati
non legati ai fili della logica inesplicabili"
Dear Girl
Metto su casa
pronto a mangiare
con te e a dormire con te
Ma quando lo spirito
sconfitto vorrà la libertà
e indicherà una
nuova luce
Chi si
prenderà cura dei gatti?
(Gregory Corso)
" insolente
al di là del sopportabile e strafottente nella più assoluta
imprevedibilità qualunque cosa abbia detto o scritto ha sempre
rivelato il dono di non dire mai una sciocchezza."
(PivanoF.)
Settembre 1957 convocato dalla mia Agenzia
Visioni
via telegramma ventriloquiale
consegnato dalle mute bocche impietrite su Notre
Dame ricevuto oro per il viaggio e un prospetto
del XVII secolo
lasciai la città dei doccioni
E
Con due valigie di disperazione
arrivai a Rotterdam
Rotterdam muore di nuovo
vapori e petroliere
scaricano una vista orribile
Stivatori del maggio 1940 guidano un plotone di
leucemia all'attacco
Navi da diporto mandano topi stentorei a sparger
propaganda di rovina
Un carico d'urla assorda il megafono della fiacca
Guerra
Bombardieri in arrivo
Bimbetti biondi in blusa bianca
carponi in strada rosicchiano le loro case
I vecchi i malati i pazzi lasciano sedie a rotelle e
celle e in ginocchio adorano il mite siluro dei
miracoli
Bombardieri irresponsabili al cuore
animano un sogno di domenica pomeriggio
Bombe con sorpresa di gioielli
Esplosione esplosione esplosione
Franano su palafitte medievali abbattute nel 1940
La Pietà si appoggia al suo bombardamento
preferito e perdona la bomba
Da solo
Occhi sul prospetto antico
mi aggiro tra le rovine e vedo
in mezzo a una frenesia di bici tossicchianti
lo schema di una nuova Rotterdam che pulsa negli
spazi vuoti
Ritratto della bohème beat
originariamente ambientato a New York e poi "trasferito" a San
Francisco per il peso che questa città comincia ad avere nel nuovo universo
culturale di questi anni.
In quest'opera risulta ancora intatta
anche a livello stilistico la freschezza dell'ispirazione originaria, e
torna ad esprimersi quell'irrequietudine febbrile intrecciata a una sorta di
trepida vulnerabilità quasi fitzgeraldiana.
... Questa è un'epoca di miracoli.
Il tempo dei superuomini è finito;
i maniaci sessuali sono relegati in un limbo;
gli spericolati funamboli si sono rotti
l'osso del collo.
Epoca di meraviglie, in cui i nostri
scienziati, con l'aiuto e per istigazione degli alti
sacerdoti del Pentagono, distribuiscono gratuite
istruzioni sulla tecnica della distruzione, mutua ma
totale.
Progresso, eh si! Ma realizzalo in un romanzo
leggibile, se sei capace. Ma non cianciate di vita-e-
letteratura se siete dei necrofagi.
Non scocciateci
con discorsi di buona letteratura "pulita" - senza
contaminazioni radioattive!
Fate parlare i poeti.
Saranno magari beat, ma non cavalcano certo nessun
Jagannath a propulsione atomica.
Credetemi, non
c'è niente di pulito, non c'è niente di sano, nulla
promette un'era di meraviglie - nulla tranne la parola.
E l'ultima parola l'avranno probabilmente i Kerouac.
(Milano, 15 giugno 1960 - dalla Prefazione di Henry
Miller)
I Sotterranei - Antologia
Prima soddisfa te stesso, e poi al lettore
non mancherà lo choc telepatico e la corrispondenza significante perché
nella tua e nella sua mente operano le stesse leggi psicologiche (Jack)
Diciassettesimo
parallelo
In giugno i comunisti formano una struttura
coordinata di comando nella zona orientale del delta del Mekong