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On the Waterfront
Da un racconto di Budd Schulberg e articoli di Malcolm Johnson. Terry Malloy, scaricatore di porto ed ex pugile, ha per fratello il pezzo grosso di una gang che controlla il sindacato dei portuali di New York. Una faticosa crisi di coscienza lo spinge a testimoniare contro la sua corruzione criminale.
REGIA: Elia Kazan
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Fronte del porto
Film nero – girato per intero a New York, quasi sempre in esterni – con forti implicazioni sociali, sottintesi etici, risvolti politici e accensioni melodrammatiche, è il trionfo dell'ambiguità di E. Kazan che, come il suo sceneggiatore Budd Schulberg, aveva molti conti da regolare con i comunisti e li regola, imbrogliando le carte. È anche il trionfo di uno stile di recitazione, quello del Metodo, cioè
dell'Actors' Studio. M. Brando memorabile come il bianconero di Boris Kaufman. 7 premi Oscar e un Leone d'argento a Venezia.
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Jack Kerouac
Il libro dei blues
Book of Blues
San Francisco Blues
Oscar Mondadori
Traduzione Massimo
Bocchiola
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17° Chorus
Le bambine si preoccupano troppo
Poiché nessuno gli farà del male
Salvo la bestia
Che accoltellerebbero
In un'altra vita
A Est come
A Ovest di Betlemme
E fino in fondo
Retorica Terza Strada
Che cerca di acciuffare la bagarre
Geme & fetente
Io non ho tempo
Da giocarmi in baruffe
Nella casa del tuo cuore,
E troppo grigia
Ho troppo freddo -
Io voglio andare al Galden,
E' quella casa mia.
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46° Chorus
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Bambini
nati urlando
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in questa città
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Sono
esempi infelici
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di quello che c'è
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Ovunque.
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Essere
Pazzo è l'ultimo
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Dei
miei crucci.
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Ora
il sole va giù
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Nella
vecchia San Fran
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Le
colline in un Velo
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Di
Nebbia pomeridiana -
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Passano
curvi incartapecoriti
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Greci
alla Burroughs
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Con grigi cappelli di feltro
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Costosamente perla
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Coprono teste ossute di dolore
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In una lettera ad
Allen Ginsberg Jack spiega di aver scritto questo poema a marzo,
quando lasciò "Neal's ... per andare ad abitare al Cameo Hotel
nel Basso della Terza Strada di Frisco"
marzo 1954
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80° Chorus
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San Francisco Blues
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Scritto
su sedia a dondolo
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Nel
Cameo Hotel
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Bassi di San Francisco
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Millenovecento Cinquanta Quattro.
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Questa
bella città bianca
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All'altro
capo del paese
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Non
mi sara più
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Accessibile
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Ho
visto i cieli muoversi
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E
ho detto "E la Fine"
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Perché
ero stanco
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Di
troppi presagi.
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E
qualche volta avessi bisogno di
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me
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Tu
chiama
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Io saro all'altro
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capo
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Ad
aspettare
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nella sala finale
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