Il
libro: “Urlo” esce con una introduzione di W.C. Williams,
un pubblico riconoscimento molto importante e inaugura la
poesia beat con la forza esplosiva dei suoi versi
apocalittici:
E’
l'altra faccia della medaglia: da un lato il maccartisimo e la
irreggimentazione produttiva, dall'altro la rivolta, il mondo
della droga, dei misticismo e della omosessualità dichiarata
che costruisce la propria genealogia di santi protettori
irregolari: Rimbaud, Artaud, Charlie Parker...
Caratteristica
della poesia beat è di essere essenzialmente orale e
destinata alla pubblica lettura; tuttavia Howl Presenta una
notevole complessità sintattica e ritmica che riconduce alle
visioni e al verso lungo dei libri profetici di Blake e, come
sì è detto, alla eredità whitmaniana.
Secondo
Ginsberg ogni verso Howl idealmente forma una unità
respiratoria; quella di una respirazione profonda e di un
ritmo diverso dal parlare quotidiano, un ritmo intensificato.
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La
poesia popolare
La
poesia popolare dell'Ottocento era stata quella dei Fireside
Poets: una poesia evidentemente destinata alle lunghe sere
d'inverno di epoche prive di televisori.
Nel
novecento la poesia popolare è invece quella che viene letta,
recitata, declamata o salmodiata pubblicamente in appositi
readings.
Si
tratta di una poesia di grande capacità comunicativa, che a
volte è prodotta quasi istantaneamente e quindi agli antipodi
della elaborata concezione formalista del New Criticism.
Ma
in altri casi si tratta di una produzione più accuratamente
concertata, ricca di vitalità e destinata a durare.
Il
maggior rappresentante di questa poesia popolare e whitmaniana
è Allen Ginsberg, il luogo dove essa concentra maggior
interesse è la california.
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Se costa brandelli
insanguinati sulla
morbida pelle glabra di teenager
vietnamiti dagli zigomi alti.
Tutti dimenticano di chi è il corpo
che patisce il dolore fisico degli ordini
mai immaginati in questi alti
poteri moderni ad Aria Condizionata.
( Allen Ginsberg)
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La
tradizione poetica californiana conta su Robinson Jeffers, un
ecologista ante litteram, e ha in Kenneth Patchen (1911-1972),
nato nell'Ohio ma che vive in California, e
Kenneth Rexroth (1905-1982) due riconosciuti
rappresentanti, entrambi pacifisti
ed esponenti di una cultura radicale (Rexroth è stato
obiettore di coscienza durante la Seconda Guerra Mondiale),
entrambi percorsi da vene surrealiste, entrambi pittori oltre
che poeti.
Allen
Ginsberg arriva a San Francisco, e vi trova dunque Rexroth,
Robert Duncan, Gary Snyder (che studia lingue orientali a
Berkeley) e Lawrence Ferlinghetti, proprietario della City
Lights Bookshop, una libreria e casa editrice.
La
componente etnica ebraica è importante nella poesia di
Ginsberg (Kaddish è la preghiera rituale ebraica per i
morti), ricca di toni biblici e profetici oltre che di
tradizione whitmaniana.
Mentre
studia alla Columbia University di New York, Ginsberg conosce
Jack Kerouac e William Burroughs (che sta scrivendo Junkie, il
suo romanzo sul tema della droga) i quali influiscono sulla
sua formazione: nonostante
queste «cattive compagnie» si laurea nel 1948 ma viene
processato per detenzione di refurtiva.
Non
era colpevole del furto ma la difesa invocò l'infermità
mentale e Ginsberg trascorse otto mesi in un ospedale
psichìatrico.
Alla
fine degli anni quaranta risale in ogni caso la sua vocazione
poetica; secondo il suo racconto una auditory vision
gli ispirò
la poesia Ah! Sunflower, inclusa nella prima raccolta Howl
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